L’ultima versione del “Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali” (DSM-5; APA, 2013) definisce i disturbi ossessivo-compulsivi, in generale, come delle condizioni caratterizzate da timori, preoccupazioni, impulsi o pensieri frequenti (ossessioni) che comportano un consistente disagio e spesso si associano a comportamenti ritualistici (compulsioni) messi in atto al fine di fronteggiare i pensieri indesiderati. I vari disturbi appartenenti a questa categoria si differenziano tra loro per caratteristiche specifiche, ma ciò che li accomuna è la presenza di ossessioni e/o compulsioni. Avere dei dubbi rispetto alle proprie azioni (come il timore di non aver chiuso la porta), non riuscire a liberarsi degli oggetti che ci appartengono o stuzzicare un’imperfezione presente sulla pelle, sono comportamenti assolutamente normali e frequenti, che possono capitare a tutti e che non ostacolano il benessere della persona che li vive. Nel caso dei disturbi ossessivo-compulsivi e correlati, le preoccupazioni eccessive e i comportamenti ripetitivi possono prendere il sopravvento, compromettendo in modo serio il funzionamento personale, sociale, lavorativo, familiare.
Il DSM-5 (APA, 2013) individua diversi disturbi ossessivo-compulsivi, tra cui: