Novità dalla Consensus Conference sul Disturbo Primario del Linguaggio
Citazione Consigliata: Morrocchesi, A. (2019). Novità dalla Consensus Conference sul Disturbo Primario del Linguaggio [Blog Post]. Retrieved from: https://www.tagesonlus.org/2019/12/15/consensus-conference-disturbo-primario-del-linguaggio
A novembre 2019 è stata pubblicata la “Consensus Conference sul Disturbo Primario del Linguaggio”.
Tale documento – utile per i professionisti del settore e non solo – ha l’obiettivo fine di definire al meglio gli aspetti diagnostici e le potenzialità terapeutiche disponibili relativamente al disturbo di linguaggio, fornendo indicazioni per le buone pratiche cliniche.
Il gruppo di lavoro formato da un Comitato Promotore e un illustre Comitato Tecnico Scientifico si è riunito cercando di unire l’esperienza clinica quotidiana a quanto presente in letteratura, e rispondendo ad una serie di quesiti clinici.
Parlando di linguaggio si fa in genere riferimento allo sviluppo linguistico tipico che, pur caratterizzandosi per una notevole variabilità individuale, tende a manifestarsi secondo un percorso comune. Infatti non tutti i bambini seguono le tappe di sviluppo tipico del linguaggio, ma alcuni di essi possono presentare un ritardo mentre altri ancora uno sviluppo deviante.
La Consensus Conference riguardo alla classificazione diagnostica fa notare come nel DSM-5 (APA, 2013) si parli di Disturbo del linguaggio mentre nel panorama scientifico clinico e italiano l’etichetta diagnostica più usata è DSL – Disturbo Specifico di Linguaggio.
Nel corso degli ultimi anni è stata messa in discussione l’idea che i disturbi linguistici osservati nei bambini siano veramente “specifici” pertanto alcuni autori hanno preferito usare la definizione di “Disturbo Primario di Linguaggio” o più semplicemente “Disturbo di Linguaggio”.
I disturbi di linguaggio e di comunicazione costituiscono il disordine dello sviluppo più frequente in età evolutiva ed è stato dimostrato inoltre che il disturbo di linguaggio si associa ad un elevato rischio di difficoltà a livello di apprendimento scolastico.
Alla luce di tutto ciò, risulta quindi rilevante l’identificazione precoce dei bambini con ritardo nello sviluppo del linguaggio e con disturbo primario del linguaggio al fine di ridurre il rischio di successive difficoltà ma, anche di garantire a questi bambini la possibilità di comunicare e relazionarsi in modo adeguato con gli altri.
Il documento di consenso oltre a questo a messo in evidenza come l’accuratezza diagnostica in bambini in età prescolare con DPL ( Disturbo primario di linguaggio), rappresenti oggi una sfida e una necessità fondamentale sia per i clinici che per i ricercatori.
Logopedista
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